LA MUSICA:
DEDIZIONE E PASSIONE
A cura di Martina Di Siena
La musica è una forma astratta di continue emozione, sia per chi suona che per chi ascolta; è un insieme di note che l’artista elabora per poi comporci su una melodia. E’ un mondo particolare dal punto di vista dei gusti visto che oggi la musica “vera” si sta molto disperdendo,mettendo in rilievo “cantanti” come Justin Bieber, One direction e dimenticando i veri artisti che fecero della musica una storia come i Beatles,i Queen…
Ovviamente come in tutte le cose,ognuno decide cosa ascoltare e crea il suo mondo in qualsiasi tipo di genere,partendo dal rock,house,techno,per poi arrivare al classico.
Questo rappresenta soprattutto un modo per sfogarsi,per allontanarsi dai problemi della vita rispecchiandosi nei testi delle canzoni,che siano tristi o gioiosi a secondo dello stato d’animo in cui ci si trova. Dove c’è musica c’è passione!
Conosco persone che hanno iniziato quest’esperienza musicale,dapprima come passione,senza pensare che sarebbero potuti arrivare ad un obiettivo molto importante. A tal proposito, voglio raccontare l’esperienza di un gruppo di amici, patiti di musica, che nel corso del loro percorso hanno avuto l’inaspettata soddisfazione di essere stati scelti,ad un’età molto giovane,dalla stessa Laura Pausini,una delle voci più stimate in Italia e nel mondo, per accompagnarla durante l’Anniversary Party,festa annuale del suo fan club,in occasione della quale ha celebrato i suoi venti anni di carriera.
Parlo della band di Veronica Creo composta da: Francesco Cardillo, Silvio Francomacaro, Marco Nardone, Vincenzo D’Aguanno e Alfredo Musollino.
Questo è un esempio di come nella vita quando si ha una passione,bisogna coltivarla fino in fondo e nonostante i fallimenti che potrebbero presentarsi,avere l’abilità e la costanza di superarli senza perdere l’entusiasmo.
Ecco una mia breve intervista alla cantante della band:
*Cosa hai provato alla notizia di essere stata scelta da Laura Pausini per l’Anniversary party?
-E’ stata una cosa inaspettata,è una grandissima emozione che desideravo da quando ho iniziato la mia carriera.
*Si sa,Laura Pausini è una cantante a livello mondiale,deve essere stato emozionante salire sul palco con lei?
-Si ,perché sono cresciuta con le sue canzoni e per la prima volta mi sono trovata sul palco di una cantante internazionale.
*Questo era l’unico obiettivo che ti sei posta nella tua vita?
-Sicuramente uno dei più importanti ma non l’unico.
*Qual è ,o quali sono,gli altri obiettivi che vorresti raggiungere?
-Mi piacerebbe lavorare ad un progetto inedito dove non venga fuori solamente la mia somiglianza con Laura,ma anche parte della mia personalità.
*Hai avuto solo esperienze di palcoscenico o anche televisive?
-Si anche televisive,ho partecipato a diversi programmi sia in Rai che Mediaset.
*In quale momento hai capito che la musica sarebbe diventata una passione?
-A 20 anni quando feci il mio primo tour nazionale e quando scoprii che cantando riuscivo a trasmettere emozioni. Se avete un sogno non esitate a provare, potreste avere delle doti nascoste!
A cura di Martina Di Siena
La musica è una forma astratta di continue emozione, sia per chi suona che per chi ascolta; è un insieme di note che l’artista elabora per poi comporci su una melodia. E’ un mondo particolare dal punto di vista dei gusti visto che oggi la musica “vera” si sta molto disperdendo,mettendo in rilievo “cantanti” come Justin Bieber, One direction e dimenticando i veri artisti che fecero della musica una storia come i Beatles,i Queen…
Ovviamente come in tutte le cose,ognuno decide cosa ascoltare e crea il suo mondo in qualsiasi tipo di genere,partendo dal rock,house,techno,per poi arrivare al classico.
Questo rappresenta soprattutto un modo per sfogarsi,per allontanarsi dai problemi della vita rispecchiandosi nei testi delle canzoni,che siano tristi o gioiosi a secondo dello stato d’animo in cui ci si trova. Dove c’è musica c’è passione!
Conosco persone che hanno iniziato quest’esperienza musicale,dapprima come passione,senza pensare che sarebbero potuti arrivare ad un obiettivo molto importante. A tal proposito, voglio raccontare l’esperienza di un gruppo di amici, patiti di musica, che nel corso del loro percorso hanno avuto l’inaspettata soddisfazione di essere stati scelti,ad un’età molto giovane,dalla stessa Laura Pausini,una delle voci più stimate in Italia e nel mondo, per accompagnarla durante l’Anniversary Party,festa annuale del suo fan club,in occasione della quale ha celebrato i suoi venti anni di carriera.
Parlo della band di Veronica Creo composta da: Francesco Cardillo, Silvio Francomacaro, Marco Nardone, Vincenzo D’Aguanno e Alfredo Musollino.
Questo è un esempio di come nella vita quando si ha una passione,bisogna coltivarla fino in fondo e nonostante i fallimenti che potrebbero presentarsi,avere l’abilità e la costanza di superarli senza perdere l’entusiasmo.
Ecco una mia breve intervista alla cantante della band:
*Cosa hai provato alla notizia di essere stata scelta da Laura Pausini per l’Anniversary party?
-E’ stata una cosa inaspettata,è una grandissima emozione che desideravo da quando ho iniziato la mia carriera.
*Si sa,Laura Pausini è una cantante a livello mondiale,deve essere stato emozionante salire sul palco con lei?
-Si ,perché sono cresciuta con le sue canzoni e per la prima volta mi sono trovata sul palco di una cantante internazionale.
*Questo era l’unico obiettivo che ti sei posta nella tua vita?
-Sicuramente uno dei più importanti ma non l’unico.
*Qual è ,o quali sono,gli altri obiettivi che vorresti raggiungere?
-Mi piacerebbe lavorare ad un progetto inedito dove non venga fuori solamente la mia somiglianza con Laura,ma anche parte della mia personalità.
*Hai avuto solo esperienze di palcoscenico o anche televisive?
-Si anche televisive,ho partecipato a diversi programmi sia in Rai che Mediaset.
*In quale momento hai capito che la musica sarebbe diventata una passione?
-A 20 anni quando feci il mio primo tour nazionale e quando scoprii che cantando riuscivo a trasmettere emozioni. Se avete un sogno non esitate a provare, potreste avere delle doti nascoste!
Essere genitori: un diritto inalienabile
A cura di C. Di Tucci
Ditemi chi siete voi per poter giudicare quest’uomo e questa donna. Considerati troppo anziani,sono stati bruscamente divisi dalla loro bambina,senza una spiegazione giustificabile o un valido motivo medico..ma solo per la loro età. Ora,ditemi chi siamo noi per poter stabilire qual è l’età giusta per potersi prendere cura di un altro essere vivente, perché io non ne trovo nessuna. Ci sono coppie giovani troppo distratte…troppo sognatrici e stonate che dimenticano i neonati dentro la macchina,lasciandoli morire soffocati. Ci sono coppie di età matura,che pensano solo al proprio lavoro..trascurando così i figli. Ci sono svariati problemi a tutte le età! Ora vogliamo solo trovare una scusa per punire questa coppia ritenuta “egoista” perché a questa età 59 e 70 anni può essere solo un bisogno egoistico quello di avere un figlio, giustamente. Ma vi rendete conto? Questa coppia ha lottato per anni e non si è mai arresa, visto che non siamo eterni..è normale che è arrivata a maturare e ad invecchiare ma non è detto che loro stessi non si siano mai preoccupati o intimoriti per ciò. Certo, sarebbe più bello per un bambino crescere con due genitori belli, giovani e solari..ma che te ne fai di ciò.. se non c’è affetto? Questi due genitori lei 59 anni e lui 70 hanno dimostrato fin dalla nascita una grande dimostrazione di affetto e attenzioni per la neonata. Le hanno comprato tutti i giochi desiderabili, hanno trascorso la maggior parte del tempo a giocare con lei, a vestirla a nutrirla. La cosa più ipocrita secondo me..è pensare che la maggior parte dei bambini del mondo..viene cresciuta dai NONNI.. e non è la stessa cosa allora? Dovremmo punire i genitori che vanno a ballare, lasciando i figli a dormire a casa dei nonni 80enni allora? Credo che non sia giusto sottrarre ad una famiglia la propria bambina in un contesto dove non serve. Dove lo si fà solo per morale. Ma non è un torto che viene fatto solo alla famiglia ma anche alla bambina. Cosa penserà un giorno? Penserà che è stata abbandonata, che non è stata voluta, che i suoi genitori erano dei drogati, che i suoi genitori non avevano le capacità economiche per mantenerla ecc..ecc. Cioè devastare l’infanzia di una bambina..solo perché non avrà una famiglia giovane esteriormente? Ma scherziamo? Credo che la bambina debba essere riconsegnata alla famiglia perché su un dato così futile non si può rovinare un legame e non si può scegliere cos’è meglio per lei,..perché il meglio già lo aveva, il meglio era quella famiglia che la amava e che sapeva prendersi cura di lei.”
A cura di C. Di Tucci
Ditemi chi siete voi per poter giudicare quest’uomo e questa donna. Considerati troppo anziani,sono stati bruscamente divisi dalla loro bambina,senza una spiegazione giustificabile o un valido motivo medico..ma solo per la loro età. Ora,ditemi chi siamo noi per poter stabilire qual è l’età giusta per potersi prendere cura di un altro essere vivente, perché io non ne trovo nessuna. Ci sono coppie giovani troppo distratte…troppo sognatrici e stonate che dimenticano i neonati dentro la macchina,lasciandoli morire soffocati. Ci sono coppie di età matura,che pensano solo al proprio lavoro..trascurando così i figli. Ci sono svariati problemi a tutte le età! Ora vogliamo solo trovare una scusa per punire questa coppia ritenuta “egoista” perché a questa età 59 e 70 anni può essere solo un bisogno egoistico quello di avere un figlio, giustamente. Ma vi rendete conto? Questa coppia ha lottato per anni e non si è mai arresa, visto che non siamo eterni..è normale che è arrivata a maturare e ad invecchiare ma non è detto che loro stessi non si siano mai preoccupati o intimoriti per ciò. Certo, sarebbe più bello per un bambino crescere con due genitori belli, giovani e solari..ma che te ne fai di ciò.. se non c’è affetto? Questi due genitori lei 59 anni e lui 70 hanno dimostrato fin dalla nascita una grande dimostrazione di affetto e attenzioni per la neonata. Le hanno comprato tutti i giochi desiderabili, hanno trascorso la maggior parte del tempo a giocare con lei, a vestirla a nutrirla. La cosa più ipocrita secondo me..è pensare che la maggior parte dei bambini del mondo..viene cresciuta dai NONNI.. e non è la stessa cosa allora? Dovremmo punire i genitori che vanno a ballare, lasciando i figli a dormire a casa dei nonni 80enni allora? Credo che non sia giusto sottrarre ad una famiglia la propria bambina in un contesto dove non serve. Dove lo si fà solo per morale. Ma non è un torto che viene fatto solo alla famiglia ma anche alla bambina. Cosa penserà un giorno? Penserà che è stata abbandonata, che non è stata voluta, che i suoi genitori erano dei drogati, che i suoi genitori non avevano le capacità economiche per mantenerla ecc..ecc. Cioè devastare l’infanzia di una bambina..solo perché non avrà una famiglia giovane esteriormente? Ma scherziamo? Credo che la bambina debba essere riconsegnata alla famiglia perché su un dato così futile non si può rovinare un legame e non si può scegliere cos’è meglio per lei,..perché il meglio già lo aveva, il meglio era quella famiglia che la amava e che sapeva prendersi cura di lei.”